[:it]ATON IL VERO DIO[:en]ATON THE TRUE GOD[:]

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Tra i bei palazzi e i verdeggianti giardini della nuova città, Akhenaton, un uomo di circa ventidue anni, rivolse completamente i suoi pensieri allo sviluppo della sua religione. È necessario, quindi, per noi, dare uno sguardo alle caratteristiche essenziali di questa dottrina più illuminata del mondo antico e, in qualche misura, farci conoscere il credo che il re stesso stava evolvendo da quel culto di Ra-Horakhti Aton in cui era stato educato.
Originariamente l’Aton era il vero disco solare; ma, come è stato detto, il dio era ora chiamato “Calore-che-è-in-Aton”, e Akhenaton, concentrando la sua attenzione su questo aspetto della divinità, attirò gli occhi dei suoi seguaci verso una forza molto più intangibile e distante dall’abbagliante globo a cui si inchinavano.
La concezione del Dio di Akhenaton, come ora osserviamo, era come il potere che ha creato il sole, l’energia che penetrò su questa terra nel calore del sole e fece crescere tutte le cose.
Al giorno d’oggi lo scienziato vi dirà che Dio è la fonte ultima della vita, dove la spiegazione naturale fallisce, Dio deve essere scoperto: Egli è, in una parola, l’autore della energia, la forza motrice principale di tutte le cose conosciute.

Akhenaton, secoli e secoli prima della nascita dello scienziato, ha definito Dio dentro in questo modo. In un’epoca in cui gli uomini credevano, come alcuni fanno ancora, che una divinità non fosse che una creatura esagerata di questa terra, avendo una forma, costruita su linee materiali, questo giovane faraone proclamava Dio come l’essenza informe, il “germe intelligente, la forza d’amore, che permeava il tempo e lo spazio.
Sia chiaro che l’Aton concepito dal giovane Faraone non era in alcun senso una di quelle vecchie divinità che il nostro Dio alla fine sostituì in Egitto. Aton è Dio quasi come noi lo concepiamo. Non c’è qualità attribuita dal re all’Aton che non attribuiamo al nostro Dio. Come un lampo di luce accecante nella notte, l’Aton si distingue per un momento in mezzo alla nera oscurità egiziana, e scompare ancora una volta il primo segnale a questo mondo della futura religione dell’Occidente.
Nessun uomo la cui mente è libera da pregiudizi non vedrà una somiglianza molto più vicina agli insegnamenti di Cristo nella religione di Akhenaton che in quella di Abramo, Isacco e Giacobbe. La fede dei patriarchi è l’antenato lineare della fede cristiana; ma il credo di Akhenaton è il suo isolato prototipo. Si potrebbe credere che l’Iddio onnipotente abbia per un momento rivelato se stesso in Egitto, ed era stato lì più chiaramente interpretato, anche se per un momento, che in Siria o in Palestina prima del tempo di Cristo.[:en]

Amidst the fair palaces and verdant gardens of the new city, Akhnaton, now a man of some twenty-two years, turned his thoughts fully to the development of his religion. It is necessary, therefore, for us to glance at the essential features of this the most enlightened doctrine of the ancient world, and in some degree to make ourselves acquainted with the creed which the king himself was evolving out of that worship of Ra-Horakhti Aton in which he had been educated.
Originally the Aton was the actual sun’s disk; Thebes marks the date of the king’s arrival at maturity. It will be recalled that on the foundation stela he speaks of the year four as marking a definite epoch.
It may be asked how so young a person could conceive that great dream of the new city dedicated to the Aton. But, after all, he was nineteen years of age when he had properly developed the plan, and twenty-one when he
took up his residence there. Akhnaton’s greatness, as will be seen later, dates from the height of his reign in the City of the Horizon, and not from his early years. Still, when one calls to mind the infant prodigies, the child preachers
who stir an audience at an early age, one may credit a boy of eighteen or nineteen with the planning of a new city. Even in the cold Occident such youthful thinkers are not rare, and surely they blossom forth less infrequently in
the maturing warmth of the Orient. The Caliph El Hakkim, for instance, came to the throne at eleven and was only sixteen when he issued his first religious and political decrees.[:]

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