An-en-TURSHA

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Nella regione, tra il Nilo e El Faiyum, Flinders Petrie diresse parecchie campagne di scavi. Soprattutto nei due paesini di Kahun e di Gurob, come nel piccolo cimitero situato accanto alla piramide di Havara. E’ là che egli riportò alla luce alcuni oggetti di bronzo che risalivano al regno di Tutmosi III (1505-1452 a. C.) Questi oggetti, egiziani di forma, presentavano tuttavia particolari sorprendenti indicanti la loro provenienza straniera. Vi è innanzitutto uno specchio la cui impugnatura rappresenta una donna nuda che tiene una colomba accanto al seno. E’ un tema che si trova spesso tra gli etruschi lidi della stessa epoca.

Vi sono anche coltelli d’aspetto strano e ceramiche i cui motivi sono più etruschi che egizi. Ed è a Gurob che Flinders Petrie fece la più stupefacente scoperta della sua vita di archeologo: la mummia del più antico etrusco della storia! Chi è questo etrusco? Né più né meno che il…maggiordomo del faraone! Questa mummia fu scoperta nella tomba 23 di Gurob, avvolta in un lenzuolo funebre decorato e recante un’immagine del defunto. La mummia era ornata di una lunga parrucca che le scendeva fino alla vita.

tursha

Ma la parrucca celava una chuioma bionda, dunque indoeuropea con molta probabilità! L’iscrizione del sepolcro ricorda che si tratta di An-en-Tursha, che ricopriva la mansione di maggiordomo alla corte di Ramsete III, intorno al 1300 circa. Ora sappiamo, da varie iscrizioni, che Turshna era l’appellativo dei Tirseni…. Il maggiodomo An-en-Tursha fu il testimone privilegiato della prima ondata pacifica che condusse gli Etruschi in Egitto. Ma, come abbiamo già segnalato, questa prima ondata sarebbe seguita da una seconda di temperamento bellicoso. Questa volta, gli Etruschi non erano soli a invadere l’Egitto. Appartenevano a un’immensa coalizione militare indoeuropea lanciata all’assalto dell’Egitto, nel XIII e nel XII secolo a. C.

Angelo Di Mario

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