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Date(s) - 26/02/2019
7:00 pm - 9:00 pm
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HARMONIA MUNDI
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[:it]Furono attribuiti a Ermete Trismegisto un insieme di scritti iniziatici e filosofici, raccolti in epoca bizantina nel Corpus hermeticum, parte dei quali rinvenuti anche tra i Codici di Nag Hammâdi e risalenti intorno al IV secolo d.C.
Nel suo complesso, la “letteratura ermetica” è una categoria di papiri contenenti incantesimi e procedure di iniziazione. Nel dialogo Asclepio (dal dio greco della salute), facente parte del Corpus hermeticum, è descritta ad esempio l’arte della telestiké cioè di richiamare o imprigionare gli angeli o i demoni all’interno di statue, con l’aiuto di erbe, gemme e profumi; sono descritti anche i metodi per far parlare e profetizzare tali figure. In altri papiri vi sono formule per costruire artefatti ed animarli. I testi ermetici inoltre si distinguono solitamente in due categorie: “filosofici” e “tecnici”. Il corpo ermetico termina con il “lamento di Asclepio” in cui si denuncia l’abbandono della religione egizia perché si è perso il significato spirituale della stessa. C’era un tempo in cui i sacerdoti riuscivano a far parlare le statue perché si mettevano in contatto con il divino. I sacerdoti vi riuscivano perché erano i mediatori fra il divino ed il sensibile. Col tempo questa spiritualità viene meno e i sacerdoti non colgono più, attraverso le statue, il messaggio divino. I sacerdoti diventano “cattivi” (avendo perso la spiritualità) e distruggono le statue in tanti parti: le statue ora sono solo pezzi di pietra. Ciò simboleggia la totalità della perdita del significato spirituale e la fine del mondo. Da qui si sviluppa l’attesa di una nuova spiritualità, l’attesa di qualcosa di nuovo. Alcuni considerano il Lamento come anticipatore dei temi della Apocalisse. Infatti nel degrado della spiritualità e religione egizia possiamo leggere il degrado del cristianesimo in un’epoca di corruzione e arricchimento personale dei prelati, che porterà appunto alla distruzione.
Le opere ermetiche di contenuto filosofico riguardano:
– 17 scritti (il cosiddetto Corpus hermeticum) redatti in greco
– un diciottesimo trattato in latino dal titolo Asclepius attribuito erroneamente ad Apuleio di Madaura (125–180 circa)
– Una serie di sunti inseriti nelle opere di Stobeo (V secolo).
– Il Kybalion
– Kore Kosmou
Quota di partecipazione 10 euro. Prenotazione obbligatoria sul sito.
Leonardo Lovari è nato a Subbiano (Arezzo) nel 1959. Ricercatore ed Editore, appassionato di medicina alternativa e operatore Olistico. Come scrittore ha pubblicato due opere “Viva Maria”, “Tornerà la mia estate”, “Le Cose Perdute”, “Il Periodo Amarniano”, “Kemet” e “Manetone – La Storia dell’Egitto”. Ha curato l’edizione italiana di diversi saggi di Storia e Filosofia. E’ direttore della rivista on line “Anubi Magazine”.[:]