[:it]Ramesse II e Kadesh[:en]Ramesses II and Kadesh[:]

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Ramses II and the battle of Kadesh

Al quinto anno del suo regno, le forze ittite si ritirano dalla regione di Beqa allo scopo di tendere una trappola a Ramesse II. Il faraone erroneamente approfittò di questo per cercare di assestare il colpo di grazia all’influenza ittita nella regione Sirio-Palestinese. Così organizzò una campagna a cui partecipò quasi tutto l’esercito egizio: quattro divisioni di cinquemila uomini ognuna, con il nome Amon, Ra, Ptah e Set, accompagnate da mercenari shardana di altri cinquemila uomini in totale.

La spedizione attraversò le strette gole del Libano in grande velocità e entro un mese dalla partenza, Ramesse II e suoi soldati arrivarono nella pianura di Orontes, molto vicini alla alla città di Kadesh, luogo finale della spedizione. Mentre gli egizi marciavano, due beduini Shasu si avvicinarono e chiesero di parlare al faraone, cui dissero che avevano strada libera fino a Kadesh, perchè il re ittita Muwatalli per paura si era ritirato verso nord, per evitare lo scontro con Ramesse.

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A queste notizie il faraone ordinò che la divisione Amon, da lui comandata, aumentasse il passo per arrivare prima possibile a Kadesh, lasciando indietro le altre tre divisioni. Il tranello ittita aveva funzionato in quanto, la notizia dei beduini era del tutto falsa. Muwatalli non era assolutamente fuggito, ma anzi, lo stava aspettando con impazienza. I principi di Naharina, Keshkesh, Arzawa, Dardani, Mesa, Pedes, Lukka, Kizzuwatna, Qedu, Karkemis, Alshe, Ugarit, Aleppo, Nuhashe e Kadesh avevano unito le loro forze a quelle degli eserciti ittiti: così 37.000 soldati e 3.500 carri attendevano il momento opportuno per attaccare nascosti dietro la collina di Kadesh.

Nel mentre i soldati della divisione Amon montavano l’accampamento, alcune pattuglie egiziane furono mandate in perlustrazione e poco dopo, una di loro acciuffò due militari ittiti. Portati davanti al faraone furono interrogati e ammisero che era stata preparata un’imboscata alle truppe egiziane. Mentre si dava l’allarme, la divisione Ra finì la traversata del fiume Orontes. Ramesse vide che l’attacco ittita li stava sorprendendo di fianco, li travolgeva, disperdendoli e continuando nella sua terribile carica contro l’accampamento.

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Ramesse II si lanciò contro gli ittiti, insieme ai pochi carri egizi pronti. Per cinque o sei volte il faraone si ricompattò per caricare di nuovo contro le forze della coalizione. Quando i naharina (corpo d’elite) del faraone riuscirono a raggiungere l’accampamento, sbilanciarono completamente i combattimenti. Grazie al loro intervento gli ittiti fuggirono e furono inseguiti sino al fiume, dove molti annegarono tra cui, due fratelli di re Muwatalli. Grande fu la rabbia di Ramesse per la scampata sconfitta, accusò i suoi soldati di codardia e indisciplinazione, lasciandolo solo nel mezzo del combattimento.

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La mattina seguente i soldati dell’esercito Egiziano, si lanciarono contro la coalizione ittita. Normalmente un attacco a sopresa contro un esercito impegnato a riprendersi dalla battaglia del giorno prima, dovrebbe essere fatale. Ma sebbene gli Egizi erano il doppio di numero non riuscirono a costringere alla resa i nemici. La battaglia era in una fase di stallo, i generali di Ramesse II consigliarono di accettare un trattato di pace. Considerate le circostanze e vedendo che vincere era impossibile, Ramesse II e il suo esercito si ritirarono verso l’Egitto. Muwatalli si diresse verso sud e conquistò alcuni possedimenti egizi: in queste battaglie però, subì molte perdite, poichè il re assiro approfittò di un suo momento di distrazione per prendersi alcune terre che si stava disputando con gli ittiti.

 

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Ramses II and the battle of Kadesh

In the fifth year of his reign, the Hittite forces withdraw from the Beqa region in order to reach a trap in Ramesses II. The pharaoh mistakenly took advantage of this to try to settle the coup de grace of Hittite influence in the Sirio-Palestinian region. So he organized a campaign in which almost all the Egyptian army participated: four divisions of five thousand men each, with the name Amun, Ra, Ptah and Set, accompanied by shardana mercenaries of another five thousand men in total.

The expedition crossed the narrow gorges of Lebanon at great speed and within a month of leaving, Ramesses II and his soldiers arrived in the plain of Orontes, very close to the city of Kadesh, the final place of the expedition. As the Egyptians marched, two Shasu Bedouins approached and asked to speak to the Pharaoh, who said they had a free road to Kadesh, because the Hittite king Muwatalli, for fear, had retreated to the north, to avoid the clash with Ramesses.

 

 

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At this news the pharaoh ordered that the Amun division, which he commanded, increase the pace to get to Kadesh as soon as possible, leaving behind the other three divisions. The Hittite trap had worked because the news of the Bedouins was completely false. Muwatalli had absolutely not fled, but instead, he was waiting impatiently. The princes of Naharina, Keshkesh, Arzawa, Dardani, Mesa, Pedes, Lukka, Kizzuwatna, Qedu, Karkemis, Alshe, Ugarit, Aleppo, Nuhashe and Kadesh had joined forces with the Hittite armies: 37,000 soldiers and 3,500 wagons were waiting the opportune moment to attack hidden behind the Kadesh hill.

Meanwhile, soldiers from the Amon division mounted the camp, some Egyptian patrols were sent to patrol and shortly thereafter, one of them seized two Hittite soldiers. When they were brought before the pharaoh, they were interrogated and admitted that an ambush had been prepared for the Egyptian troops. While the alarm was raised, the Ra division ended the crossing of the Orontes River. Ramesse saw that the Hittite attack was surprising them at the side, overwhelming them, dispersing them and continuing his terrible charge against the encampment.

 

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Ramesses II launched himself against the Hittites, along with the few ready Egyptian carts. For five or six times the pharaoh reassembled to charge again against the coalition forces. When the naharina (elite body) of the pharaoh succeeded in reaching the camp, they completely unbalanced the fighting. Thanks to their intervention the Hittites fled and were pursued to the river, where many drowned including two brothers of King Muwatalli. Ramesse’s anger was great for the escaped defeat, he accused his soldiers of cowardice and indiscipline, leaving him alone in the middle of the fight.

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The next morning the soldiers of the Egyptian army launched themselves against the Hittite coalition. Normally a surprise attack against an army committed to recover from the battle of the day before should be fatal. But although the Egyptians were twice as many, they could not force their enemies to surrender. The battle was stalled, the generals of Ramesses II advised to accept a peace treaty. Given the circumstances and seeing that winning was impossible, Ramesses II and his army retreated to Egypt. Muwatalli headed south and conquered some Egyptian possessions: in these battles, however, suffered many losses, as the Assyrian king took advantage of his moment of distraction to take some land that was disputing with the Hittites.

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